Il resoconto delle letture estive, parte 1: Cronache di Mondo9

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Con un po’ di ritardo, ecco il resoconto delle letture che mi sono portata in vacanza. La Cina è un paese impegnativo e ho letto molto meno di quanto avessi preventivato, ma cercherò di recuperare al più presto le letture rimaste in sospeso.
Intanto partiamo con i titoli che sono riuscita a leggere durante il viaggio!

Urania Millemondi n°72: Cronache di Mondo9 di Dario Tonani

Come già anticipato nel post prepartenza, non potevo perdermi l’appuntamento con l’Urania Millemondi di quest’estate, con le Cronache di Mondo9 di Dario Tonani. 

Dario Tonani è un autore di fantascienza tra i più apprezzati in Italia e all’estero (è molto apprezzato in terra nipponica, e sorprendere i giapponesi con scenari desertici e giganti meccanici non è un’impresa da poco!), e Mondo9 è un ciclo di storie tra i più appassionanti che siano usciti negli ultimi anni.

Avevo già letto sia i primi quattro racconti (Cardanica, Robredo, Chatarra e Afritania) della saga di Mondo9 nell’edizione cartacea di Delos Book, sia gli altri cinque (Mechardionica, Abradabad, Coriolano, Bastian, Miserable) usciti in ebook.
L’Urania Millemondi n°72 riunisce tutte le storie di Mondo9: i primi quattro episodi più le altre cinque storie della saga. L’edizione raccoglie anche le belle illustrazioni di Franco Brambilla, già illustratore delle copertine delle precedenti edizioni delle storie di Mondo9.

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Diciamo che ci voleva proprio una raccolta di storie di Mondo9. Sarà una mia paturnia da nativa analogica, ma avere la saga spezzettata tra cartaceo e ebook (le cinque storie del secondo romanzo sono state infatti pubblicate solo in digitale) mi urtava un po’ i nervi. Così invece è tutto riunito nella bella edizione Mondadori e posso portarmi Mondo9 nello zaino.

Ma veniamo a noi, o meglio, a Mondo9.
Mondo9 è un mondo terribile, spietato, “una sconfinata distesa di sabbie velenose punteggiata di agglomerati urbani”, solcato da gigantesce navi che navigano i deserti anziché le acque. Ci sono mostri mangiaruggine, morbi che trasformano la carne in metallo, creature metà biologiche metà di metallo, guerre sanguinose, macchine spietate che nascondo segreti agghiaccianti.
Una vera e propria terra dell’avventura, insomma, in cui accadono cose strane e affascinanti.

La trama

cronache di mondo9 dario tonaniLa prima parte del ciclo, composta dai quattro racconti inizialmente usciti per la collana Odissea, seguono le vicende della nave Robredo, la più tremenda di Mondo9.
La Robredo compare per la prima volta in Cardanica: la nave si blocca misteriosamente costringendo il suo primo ufficiale, Garrasco, e il secondo pilota, Victor, a salire su uno pneumosnodo denominato Cardanic. Lo pneumosnodo dovrebbe essere una sorta di scialuppa di salvataggio, ma i due si rendono presto conto di essere tutt’altro che in salvo: lo pneumosnodo li chiude dentro e non partirà finché non troverà un modo per rifornirsi di carburante e lubrificante. La cui unica fonte è rappresentata proprio dai due passeggeri a bordo…
Questa è la prima di una serie di vicende (che si snoderanno nei racconti Robredo, Chatarra e Afritania) che vedranno protagonista la terribile nave Robredo, una vera e propria portatrice di sciagura per gli sventurati a cui capita di averci a che fare.
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Di questo primo ciclo di quattro racconti la mia storia preferita in assoluto è Robredo, in cui si raggiunge il massimo livello di visionarietà dell’intero ciclo.
L’omonima nave, rimasta ferma nel deserto in seguito all’incidente che ha spinto Garrasco e Victor nello pneumosnodo, ha piegato alla sua volontà una colonia di uccelli. Dalle covate escono fuori orripilanti creaturine metà uccello metà ingranaggi, che fungono da pezzi di ricambio della Robredo. In questo modo un giorno la nave potrà ripartire, ma il processo di riparazione ha bisogno di un ulteriore aiuto: l’incontro con un cacciatore e suo figlio sarà l’occasione giusta per accelerare le cose.

La seconda parte del ciclo, costituita dagli altri cinque racconti di Cronache di Mondo9, seguono invece le vicende della giovane Naila, alla ricerca di un misterioso vascello volante. Durante la sua avventura Naila si trova a bordo di navi letali e si fa un seguito di strani compagni, tra cui il Mechardionico Asur (metà uomo metà nave).

In questa nuova edizione Urania di Cronache di Mondo9 si trovano naturalmente anche i preludi, gli interludi e gli epiloghi dei racconti. Alcuni di loro sono stati rivisti e ampliati rispetto alle edizioni precedenti.

Lo stile

Lo stile di Dario Tonani è denso, preciso, capace di immagini forti e descrizioni penetranti, fatto di suggestioni e impressioni sensoriali che rendono vividi gli scenari. La cosa che leggo più spesso riguardo allo stile di Dario Tonani è che usa un linguaggio crudo, visionario e poetico allo stesso tempo. Beh, è vero, e mi sento anche di aggiungere che le storie di Mondo9, raccontate uguali a come sono ora ma con un altro stile, non avrebbero lo stesso impatto. Le idee che costituiscono l’universo di Mondo9 e lo stile con cui sono narrate contribuiscono in uguale misura a creare quella suggestione che rende così avvincente questo ciclo.
In Mechardionica, ad esempio, i personaggi compiono una vera e propria quest all’interno degli infernali ventri di una nave, girovagando in un labirinto fatto d’ingranaggi, sangue e orrori. Qui la narrazione scende nel dettaglio fino all’esasperazione, fa smarrire il lettore in un dedalo diabolico sbalzandolo da un punto all’altro fino a far sentire anche lui completamente sperso e prigioniero di quella gabbia rugginosa. Un diverso tipo di narrazione probabilmente non avrebbe prodotto lo stesso effetto e non avrebbe generato quella particolare e coinvolgente sensazione che si associa a Mondo9 e a nient’altro.

Di macchine e di uomini

cronache di mondo 9 dario tonaniLo pensavo già quando ho letto i primi quattro racconti, e adesso ne sono più che mai convinta.
Cronache di Mondo9 è un ciclo che sorprende per le idee di fondo e per l’abilità con cui Dario Tonani delinea un mondo con regole e dinamiche originali.
Come è già stato notato da qualcuno, in questo mondo l’uomo viene rimosso dalla sua posizione di protagonista assoluto e l’asse viene spostato dall’antropocentrismo al meccanocentrismo.
In Mondo9 le macchine sono senzienti, una specie vivente che agisce secondo logiche imperscrutabili. L’uomo non ha il controllo su di loro perché non è lui il loro principale artefice. Le navi di Mondo9 sono mosse dall’istinto di sopravvivenza e, esattamente come gli uomini, parassitano il pianeta per trarne ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere. Si nutrono, crescono e sono costantemente alla ricerca di una riserva di lubrificante per continuare a muoversi.
Se normalmente nella fantascienza sono le macchine (robot, androidi, intelligenze artificiali e quant’altro) a cercare di avvicinarsi all’uomo o a un qualche aspetto del mondo umano, in Mondo9 sono le navi a rendere gli uomini simili a sé, contaminandoli col metallo perché diventino creature ibride, ideali per il loro sostentamento.

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Per chi ama immergersi a fondo nelle letture, Cronache di Mondo9 è il libro ideale.
Una volta che s’inizia a leggere le storie di Dario Tonani è impossibile smettere: si vuole restare lì, tra le sabbie e la ruggine, perché Mondo9 riesce davvero a trasportare il lettore in un altro mondo.
Per quel che mi riguarda, è esattamente ciò che cerco in un libro: una fuga in un altro universo, una sovversione delle regole, un cortocircuito del sentire e perché no, anche una buona dose di fascino malsano.
Da leggere assolutamente.

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Il resoconto delle letture estive continua nel prossimo post. Lavoro, vita, casa e sanità mentale (la poca che rimane!) permettendo. Stay tuned!

 

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